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Pasquetta, perché si festeggia il «Lunedì dell’Angelo»?

DiMaurizio Raimondo

Apr 10, 2023

In questa data si ricorda l’incontro dell’Angelo con le donne giunte al sepolcro dove Gesù era stato seppellito dopo la Crocifissione.

Il giorno successivo alla Pasqua, detto comunemente «Pasquetta», è chiamato anche Lunedì dell’Angelo e nel calendario liturgico cattolico, lunedì dell’Ottava di Pasqua. In questo giorno si ricorda l’incontro dell’Angelo con le donne giunte al sepolcro dove Gesù era stato seppellito dopo la Crocifissione.

La Sacra Scrittura racconta che Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Maria di Salome (come riportato dal Vangelo di Marco, mentre gli altri evangelisti non riportano il nome della terza donna), si recarono nel luogo dove Cristo era stato deposto per imbalsamare il suo corpo con olii profumati. Con grande stupore, si accorsero che la pietra che chiudeva l’accesso della tomba era stata spostata. Un Angelo apparve loro e annunciò la Resurrezione di Cristo, invitandole a portare l’annuncio agli Apostoli.

Nel Vangelo di Marco (16,1-2) si legge: «Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole»

Nel Vangelo di Matteo (28,1) si legge, invece: «Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba».

Luca (24,1-10) riporta, invece: «Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. (…) Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli».

E, infine, in Giovanni (20,1) si legge: «Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro».

Gita all’aria aperta

Il Lunedì di Pasquetta non è giorno di precetto per i cattolici, tranne che in Germania e in altri Paesi germanofoni. È stato introdotto come festività civile in Italia nel dopoguerra. Nel giorno di Pasquetta è consuetudine, se il meteo lo concede, organizzare un’escursione all’aria aperta: una gita fuori porta, un pic-nic o una scampagnata nella natura (qui l’approfondimento: «Perché a Pasqua si mangiano le uova di cioccolato?»). Una interpretazione vuole che si ricordino i discepoli diretti a Emmaus: il giorno della Resurrezione, Gesù appare— infatti — a due discepoli in cammino verso Emmaus (a pochi chilometri da Gerusalemme). Per ricordare quel viaggio, si trascorre così il giorno «fuori porta».

Il Vangelo di Luca, riporta, ad esempio (24,13-35): «Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana,] due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo…».

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