• 11 Maggio 2025 20:22

LEONE XIV: “UNA CHIESA CHE COSTRUISCE PONTI, NON MURI”

DiGiuseppe Barone

Mag 10, 2025

Questa è la pace di Cristo Risorto: una pace disarmata, disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente. Con queste parole, Papa Leone XIV ha rivolto oggi il suo primo messaggio al mondo, emozionando una piazza gremita e attenta.

Con voce commossa, ha ricordato Papa Francesco e la sua storica benedizione “Urbi et Orbi”, quel mattino di Pasqua in cui Roma diventava casa per il mondo intero. “Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione”, ha detto. “Dio ci vuole bene. Dio vi ama tutti. E il male non prevarrà.”

Un messaggio potente, di fiducia, che invita a non avere paura: “Siamo tutti nelle mani di Dio, pertanto senza paura, uniti. Mano nella mano con Dio, tra di noi. Andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo.”

E poi, un appello che sembra abbracciare ogni angolo del pianeta: “Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore.”

Da figlio di Sant’Agostino, Leone XIV si è presentato con semplicità: “Con voi sono cristiano, per voi vescovo.” E ha tracciato un orizzonte chiaro per la Chiesa di oggi: sinodale, missionaria, accogliente, sempre con le braccia aperte. Come Piazza San Pietro.

Un pensiero speciale è andato alla Madonna di Pompei, proprio nel giorno della Supplica: “Maria vuole camminare con noi, stare vicino, aiutarci.” E poi, guidati dal nuovo Papa, tutti insieme in preghiera: Ave Maria.

Alla fine, l’annuncio più atteso: l’indulgenza plenaria per tutti i fedeli presenti e per chi seguiva a distanza, “a mezzo della radio, della televisione e delle altre tecnologie di comunicazione”.

Oggi comincia un nuovo cammino.

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